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Galusè

I giapponesi scoprono i murales

Dal Giappone a San Gavino alla scoperta dei murales, ma anche dei prodotti tipici come il pane, i dolci allo zafferano e gli altri prodotti tipici del paese. Una comitiva di una decina di turisti del Sol levante è sbarcata nel paese per conoscere i nuovi tesori della cittadina ma anche antichi gioielli, come l’antica chiesa di San Gavino Martire del 1300.

La guida
Tutto questo è stato possibile grazie all’intraprendenza di Marco Sulis (42 anni), titolare del tour operator cagliaritano “Galusè”: «I giapponesi – racconta – vengono da qualche tempo in Sardegna e amano conoscere le realtà più autentiche e meno note dai grandi flussi turistici. Sono stati nel Sulcis, a Tonara per visitare il laboratorio del torrone e a San Gavino per conoscere i murales e la street art. Questo anche perché il pittore giapponese Atusyoshi Hanazawa, che ha aperto a Tokyo il ristorante “Seadas Flower Caffè”, è un muralista».

Gli artisti
A San Gavino è stata straordinaria l’accoglienza dei volontari dell’associazione “Skizzo” a cui si deve la nascita di tantissimi murales come spiega il vicepresidente Ivan Licari, 40 anni: «Nella chiesa di San Gavino i giapponesi sono stati accolti dalle suore del Cenacolo, poi hanno visto diversi murales come quello “Kore” di Giorgio Casu ma hanno assaggiato anche il pane appena sfornato preparato da Antonio Foddi, il pane allo zafferano di Paolo Esu e altri prodotti tipici in una degustazione allestita dalla nostra associazione nella casa-museo “Dona Maxima” dove il professor Franco Melas ha fatto da guida».

L’economia
San Gavino diventa un punto di riferimento per il turismo culturale e potrebbero esserci ricadute anche per gli operatori economici. Ne è convinta Bonaria Michittu Altea, 63 anni, titolare di un bed and breakfast nel cuore del paese: «A San Gavino ci sono turisti di passaggio, spesso provenienti dalla Polonia e dalla Germania. Il nostro paese viene conosciuto anche per i murales e non solo per lo zafferano. Peccato che i giapponesi non siano rimasti a dormire». Marina Marras è la titolare dell’Hotel Crocus, l’unico del paese: «Spesso accogliamo turisti che sono sempre di passaggio perché sono invitati dai nostri compaesani oppure arrivano operatori del settore per corsi legati alla coltivazione dello zafferano».

Il Comune
Crede nel turismo culturale l’assessora Silvia Mamusa, 46 anni: «San Gavino promuove le sue bellezze e le sue risorse. Di recente il tour dei murales ha interessato e coinvolto gruppi di stranieri appassionati, questo movimento crea un coinvolgimento anche nazionale e internazionale grazie agli artisti locali. Credo che sia importante dotarsi di servizi di accoglienza per favorire i pernottamenti e la mobilità nel centro urbano. Noi partiamo già da servizi.

Gigi Pittau (L’Unione Sarda, 06 febbraio 2020)

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