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Gastronomia Tag

Andare in cerca di erbe aromatiche e poi, cosa impossibile nella megalopoli in cui vivono, dissetarsi dalle sorgenti che sgorgano alle pendici di Monte Tamara. Ma, soprattutto, mangiare il tonno e gustare piatti impreziositi dalle essenze di montagna, meglio se con un bel bicchiere di Carignano affinato in barrique. Un mix di esperienze un po' fuori dall'ordinario che solo angoli ancora poco conosciuti come Nuxis riescono a regalare. E che lunedì sono stati, insieme a Carloforte, nell'Isola di San Pietro, meta di un folto gruppo di turisti giapponesi

Nella città più popolosa del mondo, Tokyo, c'è un po' di Tonara. E a Tonara, poco meno di 2000 abitanti, batterà per sempre un po' di Giappone. Il paese di Peppino Mereu ha conquistato cuore, occhi e palato di un muralista e chef di Tokyo, Atsuyoshi Hanazawa, che ha omaggiato la patria di torrone e campanacci con due splendide opere d'arte al centro del paese. Amore e misteroSul muro accanto alla scuola elementare e, lì di fronte, su quello della biblioteca, Atsuyoshi Hanazawa ha dipinto la sua dichiarazione d'amore

LE ECCELLENZE (E I TOUR) DELL'ISOLA IN VENTI RISTORANTI NIPPONICI La Sardegna, con le proprie eccellenze, in mostra in un «festival» che si svolgerà in Giappone dal 22 al 29 aprile. Una settimana che ruota intorno a Sa Die de Sa Sardigna (28 aprile), durante la quale la società Isolacara, che si occupa di importazione e vendita online di prodotti Sardi, organizza la prima «Sardegna Week». La settimana dedicata all'Isola è realizzata in collaborazione con 20 ristoranti sparsi per il paese del Sol Levante, che proporranno ai loro clienti ricette

SERATA SARDA L'11 NOVEMBRE ORGANIZZATA DAL TOUR OPERATOR GALUSÈ C'è un punto vendita di sole seadas a Tokyo. La gustosa specialità sarda a base di semola, formaggio e cosparsa di miele ha conquistato un pittore giapponese. Atusyoshi Hanazawa ha deciso di aprire nel quartiere di Jiygaoka il 'Seadas Flower Caffè', una 'seaderia' dove proporre il dolce come spuntino da consumare al tavolo. La storia la raccontano le 'Sardegiappe', Giorgia Cesaracciu e Carla Deidda, giovani cagliaritane, guide turistiche free lance. Dopo aver studiato lingue e il giapponese da due anni fanno

Pane quotidiano e pane della festa a Quartu e nel Campidano di Cagliari Se il Mameli de Mannelli ebbe a proclamare che “il pan di Sardegna supera in bontà, ed in candidezza qualunque pane d’Italia”, di rimando Francesco d’Austria-Este annotò che “il sardo ama mangiare molto pane, e solo pane bianchissimo di frumento puro”, preferendo piuttosto soffrire la fame che mangiare “pane misto ed una metà nero”; ma potremmo aggiungere ancora altre testimonianze, tutte tese a ribadire questo assunto, da Smith al Fuos, senza trascurare il Lamarmora. Ciò che

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